Sigle Cartoni Animati

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Hurricane Polimar

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Sigla di Hurricane Polymar – Holy Blood

Hurricane Polimar è una serie animata prodotta dalla Tatsunoko nel 1974, creata da Tatsuo Yoshida, lo stesso autore di altre celebri opere come Speed Racer e Gatchaman.

La serie narra le avventure di Takeshi Yoroi, un giovane che si trasforma in un eroe invincibile grazie al polimet, un casco che gli conferisce una tuta di polimero e la capacità di mutare forma in vari veicoli. La serie ha avuto un remake in forma di OAV nel 1996, intitolato Hurricane Polymar – Holy Blood.

Trama

Takeshi Yoroi è il figlio ribelle del capo dell’Interpol, Toragoro Onigabara. Non volendo seguire le orme paterne, Takeshi cambia il suo cognome e si fa assumere come assistente di Joe Kuruma, un investigatore privato che si fa chiamare Sherlock Holmes Jr. Joe è affiancato dalla sua segretaria Teru e dal suo cane San Bernardo Barone. Takeshi entra in possesso del polimet, un casco inventato da uno scienziato ucciso da una banda di criminali.

Il polimet permette a Takeshi di trasformarsi in Hurricane Polimar, un combattente dalla forza e dalla velocità sovrumane, che può assumere le sembianze di cinque diversi veicoli: aereo, sottomarino, auto, moto e elicottero.

Ogni volta che c’è un caso da risolvere, Takeshi si trasforma in Polimar e affronta i malvagi di turno, spesso in contrasto con le autorità ufficiali. Tuttavia, la trasformazione ha un limite: può durare al massimo 46 minuti e 1 secondo, dopodiché il polimet si scioglie e il suo utilizzatore muore.

Personaggi

I personaggi principali sono:

  • Takeshi Yoroi/Hurricane Polimar: il protagonista della serie, un ragazzo coraggioso e altruista, ma anche testardo e impulsivo. Ha una passione per le arti marziali e ammira Bruce Lee. Si innamora di Teru, ma non riesce a dichiararsi. Come Hurricane Polimar, indossa una tuta rossa con una maschera bianca e una sciarpa gialla. Il suo grido di battaglia è “Polimar!”.
  • Joe Kuruma: il capo di Takeshi, un investigatore privato che si ispira a Sherlock Holmes. È un uomo abile e astuto, ma anche avido e opportunista. Spesso sfrutta Takeshi per i suoi scopi personali o per risolvere i casi al posto suo. Ha una cotta per Teru, ma non è ricambiato.
  • Teru Nanba: la segretaria di Joe, una ragazza dolce e gentile, ma anche determinata e coraggiosa. È innamorata di Takeshi, ma non sa della sua identità segreta. Spesso aiuta Takeshi e Joe nelle loro indagini o li salva dai guai.
  • Barone: il cane di Joe, un San Bernardo intelligente e fedele. È l’unico a conoscere il segreto di Takeshi e lo aiuta nelle sue trasformazioni. Ha una rivalità con il gatto del vicino.
  • Toragoro Onigabara: il padre di Takeshi, il capo dell’Interpol. È un uomo severo e autoritario, che vuole che suo figlio segua la sua carriera. Non sa che Takeshi è Hurricane Polimar e lo considera un vigilante pericoloso.
  • Deret: l’ispettore dell’Interpol che collabora con Toragoro. È un uomo onesto e competente, ma anche impacciato e goffo. Ha una certa simpatia per Hurricane Polimar.

Stile

La serie si presenta come un mix di azione, commedia e fantascienza. Le scene di combattimento sono dinamiche e spettacolari, con Polimar che sfoggia le sue abilità marziali e le sue trasformazioni in veicoli. Le scene comiche sono frequenti e si basano sulle gag tra i personaggi o sulle situazioni paradossali in cui si trovano.

Il cartone ha anche una vena drammatica, data dalla minaccia costante che incombe su Polimar ogni volta che si trasforma. La serie è influenzata dal contesto storico e culturale dell’epoca, con riferimenti alla guerra fredda, al terrorismo, alla tecnologia e al cinema.

Colonna sonora

La colonna sonora della serie è composta da Shunsuke Kikuchi, noto per aver musicato altre opere famose come Dragon Ball e Kamen Rider.

Le musiche sono in stile rock e jazz, con l’uso di chitarre elettriche, batteria e fiati. La sigla di apertura è “Hurricane Polimar”, cantata da Isao Sasaki, mentre quella di chiusura è “Ai no Memory”, cantata da Mitsuko Horie.

Valutazione

Hurricane Polimar è una serie divertente e avvincente, che ha il merito di aver creato un eroe originale e carismatico, capace di ispirare generazioni di fan. La storia ha anche il pregio di essere varia e ricca di colpi di scena, con una trama che non si limita a ripetere lo stesso schema in ogni episodio, ma che introduce nuovi personaggi, nemici e situazioni.

Il cartone ha però anche dei difetti, come la scarsa qualità dell’animazione, la ripetitività di alcune scene e la mancanza di una vera conclusione. Inoltre, la serie può risultare datata e ingenua agli occhi degli spettatori moderni, sia per lo stile che per i contenuti.

In conclusione, Hurricane Polimar è una serie da vedere per gli appassionati del genere supereroistico e per i nostalgici degli anime degli anni ’70. La serie offre momenti di puro divertimento e adrenalina, ma anche di emozione e riflessione.

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