Highschool of the Dead
Highschool of the Dead è una serie che mescola il genere horror con quello ecchi, ambientata in un mondo invaso dagli zombie.
Il protagonista è Takashi Komuro, uno studente della Fujimi High School che si ritrova a dover combattere per la sopravvivenza insieme ad altri compagni di classe e ad una infermiera. Il gruppo dovrà affrontare non solo le orde di non morti, ma anche le sfide poste da una società in collasso, dove la legge del più forte prevale sulla morale e sulla ragione.
La serie si compone di 12 episodi più un OAV, trasmessi in Giappone nel 2010 e disponibili in Italia su Netflix. L’anime segue abbastanza fedelmente il manga, anche se con alcune modifiche e tagli. Il finale lascia aperte molte domande e non conclude la storia, in quanto il manga è rimasto incompiuto a causa della morte dello sceneggiatore Daisuke Satō nel 2017.
Il punto di forza di Highschool of the Dead è sicuramente l’azione, ben realizzata e coreografata, con scene spettacolari e violente che mettono in mostra le abilità dei personaggi e le loro armi. Lo stile grafico è curato e dettagliato, con un uso sapiente dei colori e delle luci. Le musiche sono adatte al tono della serie e accompagnano bene le sequenze più intense.
Il punto debole di Highschool of the Dead è invece l’eccessivo fanservice, che risulta spesso fuori luogo e gratuito. Le protagoniste femminili sono dotate di forme esagerate e sproporzionate, che vengono continuamente enfatizzate da inquadrature provocanti e da una fisica dei seni assurda.
Le scene erotiche sono frequenti e spinte, ma non aggiungono nulla alla trama e anzi ne minano la credibilità e la tensione. Inoltre, i personaggi sono poco approfonditi e stereotipati, con dialoghi banali e forzati.
In conclusione, Highschool of the Dead è un anime che può piacere agli amanti dell’azione e dell’ecchi, ma che delude chi cerca una storia horror originale e coinvolgente. La serie ha dei momenti divertenti e avvincenti, ma anche molti difetti e incongruenze che ne limitano il potenziale.