Lulù l’Angelo tra i Fiori

Lulù l’angelo tra i fiori è una serie animata giapponese del 1979, trasmessa in Italia per la prima volta nel 1981. La serie fa parte del genere mahō shōjo, ovvero delle ragazze magiche, tipico dell’animazione giapponese. Si tratta di una delle prime serie di questo genere ad essere state trasmesse in Italia, insieme ad altre come Candy Candy e Lady Oscar. La serie ha avuto un buon successo di pubblico e di critica, ed è considerata un classico dell’animazione giapponese.

La trama di Lulù l’Angelo tra i Fiori

La storia narra le avventure di Lulù, una ragazza francese che scopre di essere una discendente degli angeli dei fiori, creature magiche che vivevano in armonia con gli esseri umani ma che si ritirarono in un altro mondo a causa della loro malvagità. Lulù viene incaricata da due spiriti dei fiori, Dundù e Nanà, di trovare il Fiore dei Sette Colori, un raro fiore che sboccia sulla Terra e che è necessario per la successione al trono della Stella dei Fiori, il regno degli angeli. Lulù accetta la missione e parte per un lungo viaggio attraverso vari paesi, dove incontra persone e situazioni diverse, e dove impara il valore dell’altruismo, dell’amicizia e dell’amore.

La serie è composta da 50 episodi, ognuno dedicato a un paese o a una regione diversa. Il tono della serie è prevalentemente positivo e ottimista, anche se non mancano momenti di tensione e di commozione. La protagonista Lulù è una ragazza dolce, generosa e coraggiosa, che cerca sempre di aiutare gli altri e di risolvere i problemi con il dialogo e la gentilezza. Dundù e Nanà sono i suoi fedeli compagni di viaggio, che la sostengono e la guidano con i loro poteri magici. Essi hanno l’aspetto di un cane e di un gatto parlanti, ma possono trasformarsi in altri animali o in esseri umani a seconda delle necessità. Tra gli altri personaggi ricorrenti ci sono Serge, un ragazzo francese innamorato di Lulù, che la segue in segreto durante il suo viaggio; Togenishia, una strega malvagia che vuole impedire a Lulù di trovare il Fiore dei Sette Colori; e Yabouki, il suo scagnozzo.

Lo stile della serie

Il disegno dei personaggi è curato da Michi Himeno e Shingō Araki, noti per aver lavorato anche a Saint Seiya – I Cavalieri dello zodiaco. La colonna sonora è composta da Hiroshi Tsutsui, e comprende le sigle originali giapponesi Hana no ko Lunlun (Lulù l’angelo tra i fiori) e Onna no ko Otoko no ko (Ragazza o ragazzo), cantate da Mitsuko Horie. La sigla italiana invece è cantata dai Rocking Horse.

La serie ha uno stile semplice ma efficace, che riesce a rendere bene le diverse ambientazioni e le emozioni dei personaggi. Le animazioni sono fluide e le espressioni sono vivaci. I colori sono vivaci e luminosi, in particolare quelli dei fiori e degli abiti di Lulù. La serie ha anche un tocco di humour, grazie alle battute e alle gag dei personaggi secondari.

Il messaggio di Lulù l’Angelo tra i Fiori

La storia trasmette infatti un messaggio di pace, di tolleranza e di rispetto per la natura e per le diverse culture. La serie è inoltre un’occasione per conoscere meglio le tradizioni e le bellezze dei vari paesi del mondo, grazie alle accurate descrizioni e alle splendide ambientazioni. La serie mostra infatti le caratteristiche tipiche di ogni luogo visitato da Lulù, come i costumi, i cibi, le danze, le feste, i monumenti, i paesaggi ecc. Il cartone invita anche a riflettere sui temi dell’ecologia, della solidarietà, della giustizia e della libertà.

La conclusione

Lulù l’angelo tra i fiori è una serie che può piacere sia ai bambini che agli adulti, grazie alla sua trama avvincente, ai suoi personaggi simpatici e alla sua morale positiva. La serie è quindi una serie da non perdere per gli amanti dell’animazione giapponese e per chi vuole sognare con una storia piena di magia e di emozioni.