Pat, la ragazza del baseball è un anime che racconta la storia di una giovane studentessa con una passione per il baseball, che si ritrova a giocare in una squadra professionistica maschile grazie al talento scoperto da un vecchio campione.

La serie, tratta dal manga di Shinji Mitsushima, è stata prodotta dalla Nippon Animation nel 1977 e trasmessa in Italia negli anni ’80, con una sigla molto orecchiabile cantata da Le Mele Verdi di Mitzi Amoroso.

La recensione completa, veritiera e formattata per un blog di questo cartone animato è la seguente:

Pat, la ragazza del baseball: un anime spokon tra sport e sentimenti

Trama

Pat Mizuhara è una ragazza che sogna di diventare veterinaria e andare a lavorare in Africa, ma ha anche un hobby per il baseball, che pratica solo per tenersi in forma. Durante i suoi allenamenti, viene notata da Tetsugoro Iwata, un grande lanciatore ormai in declino, che la vuole come sua erede nella squadra dei Blue Stars.

Pat però non è interessata a diventare una giocatrice professionista e deve affrontare anche il problema del regolamento, che non ammette donne nelle squadre maschili. Iwata però non si arrende e riesce a convincere il proprietario della squadra e l’allenatore a dare una chance a Pat, che entra così a far parte dei Blue Stars.

Pat viene affidata a Yuko, un ragazzo delle riserve che diventa il suo amico e il suo allenatore. Yuko ha un sogno ricorrente in cui vede Pat eseguire un lancio incredibile e imprendibile, chiamato “il lancio del sogno”, che potrebbe portare la squadra alla vittoria. Pat si impegna a imparare questa tecnica, ma deve anche affrontare le difficoltà di essere l’unica donna in un ambiente maschile, le rivalità con le altre squadre e i suoi sentimenti contrastanti tra Yuko e Iwata.

Punti di forza di Pat, la Ragazza del Baseball

Pat, la ragazza del baseball è un anime spokon, ovvero incentrato sullo sport, ma non solo. La serie infatti offre anche una storia di crescita personale e di relazioni sentimentali, che rendono i personaggi più profondi e interessanti.

Pat è una protagonista determinata e coraggiosa, che deve dimostrare il suo valore in un mondo dominato dagli uomini e che deve scegliere tra due possibili amori: Yuko, il suo compagno di squadra e di allenamento, che la sostiene e la incoraggia sempre; e Iwata, il suo mentore e idolo, che la sfida e la stimola a migliorarsi.

La serie mostra anche il lato umano e drammatico del baseball professionistico, con le pressioni, le sconfitte, gli infortuni e i sacrifici che i giocatori devono affrontare. Il tutto è accompagnato da una colonna sonora coinvolgente e da una sigla italiana molto popolare.

Punti deboli

Pat, la ragazza del baseball ha anche alcuni difetti, dovuti soprattutto alla sua epoca di produzione. La serie infatti risente dello stile grafico degli anni ’70, con disegni semplici e animazioni scarse.

Inoltre, la serie ha subito alcuni tagli e modifiche nell’adattamento italiano, che hanno ridotto il numero degli episodi da 25 a 50 (dividendo ogni episodio originale in due parti) e hanno cambiato alcuni nomi dei personaggi (ad esempio Yuki Mizuhara diventa Pat Mizuhara). Questo ha reso alcune scene meno fluide e coerenti. Infine, la serie presenta alcuni stereotipi di genere e alcune situazioni poco realistiche o esagerate.

Valutazione finale di Pat, la Ragazza del Baseball

Pat, la ragazza del baseball è un anime che merita di essere visto da tutti gli appassionati di sport e di storie d’amore. La serie infatti offre una trama avvincente e dei personaggi ben caratterizzati, che si evolvono nel corso delle vicende.

La storia ha anche il merito di aver introdotto in Italia il genere spokon femminile, dando spazio a una protagonista donna che sfida i pregiudizi e si impone nel mondo del baseball. Il cartone ha però anche alcuni aspetti datati e migliorabili, che possono inficiare la visione.